Mi Perdo
e mi ritrovo
e perdendomi di nuovo
dei tuoi occhi
innocenti
faccio la mia guida.
Eppure
nonostante essi
siano già la perfezione,
so che soltanto
ritrovandomi
potrò rispecchiarmi
ancora in essi
e ritrovare
la stessa
luce sacra.
E quando di
quella luce
brilleranno di nuovo
anche i miei occhi,
di quell’incontro
Il Tempo sarà
Testimone
e si fermerà
un istante soltanto,
per inchinarsi
all’Amore.
Cari amici, molti avvenimenti e cambiamenti importanti mi hanno scosso negli ultimi mesi. Cambiamenti che hanno riguardato il cuore e lo spirito. Nell’esistenza di ognuno ci sono dei momenti chiave, che portano ad una svolta, ad una evoluzione nella propria consapevolezza. Questa poesia è dedicata alla vita.
SGUARDI
Cieco fu
Il tuo primo sguardo
Quando incontrò
Il mio
Eppure mai ci fu
Visione più chiara
Limpida certezza
A dispetto delle
Più misere paure
La vita si erge
A padrona assoluta
Esisterebbero le stelle
Se non ci fosse qualcuno
A contemplarle?
Perché dunque
Temere La morte
Se essa è un illusione
Creata dalla vita stessa?
Puro era il tuo sguardo
E puro resterà
Fino a quando
La paura della fine
Incontrerà i tuoi occhi
Però il ricordo
Di quel primo incontro
Al confine tra finito
E infinito
Scaccerà ogni paura
Perché la morte non
È altro che un’illusione
Creata dalla Vita stessa.
” Hai già da tempo intrapreso un viaggio che ti porrà di fronte ad un bivio…Purtroppo da come stanno adesso le cose farai la scelta sbagliata…”
“Luca fece accomodare Sabrina accanto al finestrino cosicché potesse godersi il paesaggio. Gli assistenti di volo mostrarono le procedure di sicurezza. Chissà se ameno loro che vivevano tra le nuvole riuscivano a lasciarsi i problemi a terra. Tutto dall’alto sembrava così piccolo che persino le Alpi apparivano come timide embricature del terreno.”
“Forse per vivere meglio basterebbe rendersi conto che la vita non è altro che un’illusione ottica e ogni tanto cambiare punto di vista”
Tratto da “Come il Cielo dopo la Tempesta” Cap. 6
Cari amici oggi vorrei condividere con voi il tema del viaggio. Ognuno di noi ogni giorno intraprende il proprio viaggio personale, si trova di fronte a strade sconosciute, più o meno asfaltate e trafficate. Qualcuno preferisce andare costantemente a piedi, rimanendo con le suole ben ancorate al terreno. Altri decidono di usufruire di mezzi di trasporto per arrivare più lontano, qualcuno addirittura spicca il volo. Ma nessuno proprio nessuno, è munito di mappa stradale o navigatore satellitare. Nel proprio viaggio personale si conosce solo il punto di partenza e la destinazione si può solamente sognare. Per raggiungere la meta, si ama, si odia, la maggior parte delle volte ci si perde…Solo una cosa è sicura, ad ogni tappa del viaggio si abbandona una parte di sé per permettere ad una nuova di emergere. E scopriamo di avere delle grandi doti da viaggiatori, oppure a volte di mancare di allenamento ed esperienza. Comunque sia non siamo più gli stessi.
Cari amici vi chiedo come sempre di condividere le vostre esperienze e aspetto di conoscere quali mete avete esplorato e quali cambiamenti hanno portato nelle vostre vite. Buon viaggio a tutti…
COME IL CIELO DOPO LA TEMPESTA non è solo un racconto, un romanzo che narra le avventure di una diciassettenne in cerca della sua identità.
E’ lo specchio delle nostre paure, che si scontrano ogni giorno con i nostri più profondi desideri, che si affievoliscono sempre di più ogni qualvolta decidiamo di arrenderci al cinismo e al crudo materialismo della realtà contemporanea. Nell’adolescenza ci si trova molto spesso alla linea di confine, nella quale bisogna decidere se diventare un’adulto che si fa forza su tutto ciò che è apparentemente razionale, privo di rischi e quindi controllabile, o conservare un briciolo di sana incoscienza, quella che appartiene al mondo dei sogni, del sub-conscio che mette a tacere l’arrogante voce del Super -io.
Buon viaggio quindi a tutti i lettori, con l’augurio di raggiungere la destinazione dei vostri sogni.